WINDTRE
e il 5G, garanzia per la crescita del Paese
Parla il Ceo Jeffrey Hedberg “l'emergenza sanitaria
ha evidenziato la necessità di accelerare la trasformazione digitale”
22 giugno 2020 - L’Amministratore
Delegato di WindTre Jeffrey Hedberg, con alle spalle una significativa
esperienza internazionale a capo di importanti aziende di tlc, stamani affronta
su Qn i temi legati alla nuova quotidianità conseguente al lockdownd dove
le reti di telecomunicazione hanno svolto una funzione centrale per
gli italiani, alle prese con attività come lo Smart Working e l’e-learning.
Un test significativo sulla tenuta e sull’affidabilità di infrastrutture
risultate davvero strategiche per il Paese.
- “La nostra azienda ha affrontato molto bene questa fase per aver investito
molto sulle infrastrutture di rete: 6 miliardi in 5 anni”, dichiara
Hedberg. “Proprio prima del lockdown, precisa, abbiamo inaugurato la
nuova rete mobile (certificata ‘Top quality’ ndr), che ci ha permesso
di garantire la continuità del servizio con una qualità molto alta,
nonostante l’aumento di traffico voce e dati nell’ordine del 60% sul
fisso e del 40% sul mobile. La nostra rete è una infrastruttura importante
per il Paese, con 20.000 siti di trasmissione, già pronta per la
tecnologia 5G”. Jeffrey Hedberg parla poi del 5G, come di “una
grande opportunità e una garanzia per la crescita e lo sviluppo del sistema-Paese,
una rivoluzione globale che può vedere l’Italia tra i protagonisti
perché qui la sperimentazione è partita in modo tempestivo. La nuova
tecnologia, spiega il Ceo di WindTre, consentirà di ospitare il traffico
crescente, che presto le reti 4G non riusciranno più a reggere, ma soprattutto
potremo fare cose che oggi non sono possibili.
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La telemedicina sarà
uno dei nuovi servizi più apprezzati dalle famiglie, sottolinea, perché
consentirà di assistere in modo migliore e con continuità un numero
crescente di persone, soprattutto i più anziani.
Le imprese potranno
essere più produttive e ampliare la propria attività grazie alla
comunicazione automatica tra macchinari. Noi abbiamo fatto sperimentazioni a L’Aquila
e a Prato e abbiamo visto concretamente alcuni dei benefici resi possibili
dalla nuova generazione di comunicazioni mobili. Entro l’anno, assicura
Hedberg, saremo attivi in una decina di capoluoghi e arriveremo a 70 entro
il 2021. Però è necessario, rileva, che l’Amministrazione
pubblica e la politica locale facciano la loro parte perché molto spesso
i permessi per gli impianti impiegano troppo tempo ad arrivare e molti sindaci
stanno cedendo alla pressione di un movimento contro il 5G. Tutti abbiamo apprezzato
il ruolo delle reti in questi mesi difficili, com’è possibile che
ci sia chi vuole bloccare il progresso e farci tornare indietro? Ricordo anche
che in Italia le società di telecomunicazioni hanno investito 90 miliardi
in 10 anni, investimenti che contribuiscono alla crescita economica del Paese”.
- Jeffrey Hedberg , infine, ricorda come l'emergenza sanitaria abbia evidenziato
la necessità di accelerare la trasformazione digitale in Italia. “Una
trasformazione da realizzare, spiega, mettendo al centro di un disegno di sviluppo
il capitale umano, le persone, riducendo anche le diseguaglianze nelle competenze
che permettono di trarre il massimo beneficio dalle tecnologie. Tirando le somme,
conclude il Ceo di WindTre, è il momento di mettere a punto un piano per
la crescita, abilitato dalle reti ultrabroadband, dalle tecnologie digitali e
dall’investimento sulle persone e i talenti. Risorse che all’Italia
non mancano certo”.
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