WINDTRE:
5G, siamo pronti, ma ancora troppi ostacoli
28 aprile 2020 - Jeffrey
Hedberg, Ceo di WINDTRE, dalle colonne del Sole24Ore, sollecita risposte alle
richieste del settore Tlc. Ricorda gli ostacoli legati ai processi autorizzativi
e ai limiti elettromagnetici e affronta il nodo irrisolto del progetto di rete
unica. “Le nostre preoccupazioni, precisa,
sono legate al modello di un operatore integrato verticalmente, chiunque sia.
- Siamo molto soddisfatti della partnership con Open Fiber e del modello wholesale,
spiega Hedberg, perché offre qualità, prezzi e grado di reattività
di assoluto valore. Tre anni fa la maggioranza dei nostri clienti aveva l’Adsl;
poi c’è stata un’accelerazione dell’ultrabroadband e
ora il 65% dei nuovi abbonati ha la fibra ottica. Laddove ci sono operatori verticalmente
integrati, invece, si deve fare i conti con prezzi più alti, prestazioni
inferiori e tempi più lunghi per lo sviluppo delle infrastrutture.
- Ora non vogliamo veder perdere altri anni nell’attesa di valutazioni e
approvazioni. Non vogliamo distrazioni, ma andare avanti con il rollout. Questo
è tanto più importante oggi, con le persone che studiano e lavorano
da casa”.
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- Sul tema 5G, Jeffrey Hedberg
vede nella nuova tecnologia “una grande opportunità. Abbiamo modernizzato
la nostra rete, afferma, che è ‘5G ready’, e abbiamo fatto
un buon lavoro nella sperimentazione a L’Aquila e a Prato. Ma, avverte,
ci sono ostacoli. Innanzitutto le autorizzazioni: centinaia di Comuni hanno detto
‘no’ in vario modo agli impianti 5G. Senza parlare delle fake news
sul legame Covid-5G. Come settore abbiamo investito 6,5 miliardi nelle aste pubbliche
per le licenze delle frequenze 5G e ora non siamo nelle condizioni di proseguire
il rollout. Occorre il sostegno del governo. Inoltre, abbiamo limiti elettromagnetici
in Italia che sono molto più stringenti rispetto al resto dell’Europa.
- Nelle tlc sono stati investiti, negli ultimi 10 anni, 77 miliardi, più
altri 13 per le frequenze. Bisogna considerare che nel settore gli azionisti sono
in gran parte internazionali e hanno molte altre opportunità nel mondo.
Hanno investito tanto perché credono nell’Italia, ma ora che è
stata modernizzata la rete, sono state acquistate le frequenze e sono state fatte
le prime sperimentazioni, c’è il rischio che un’impasse impedisca
di raccogliere il ritorno sull’investimento.
- WINDTRE e tutta la industry stanno tenendo bene e non è un caso, perché
è proprio il frutto degli investimenti ingenti fatti in questi anni. Siamo
orgogliosi del ruolo che abbiamo assunto. Questo è il presente. Ma quello
a cui penso è il futuro dell’Italia. Occorre agire oggi, conclude
Hedberg, per avvantaggiarci sulle prossime sfide”.
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