Wind
Tre: parte da Trieste nuova rete con performances doppie
Il credito telefonico è sempre più utilizzato
per i micro-pagamenti in mobilità
28 dicembre 2017 - Wind e 3,
due network per una rete sempre più performante e moderna. Il processo
di integrazione dopo la fusione delle due società procede a passo spedito
e, giorno dopo giorno, dimostra come siano innumerevoli i vantaggi
che attendono sia la nuova realtà imprenditoriale che, soprattutto, i clienti.
Ne abbiamo parlato con Stefano Takacs, Responsabile Network Engineering
di Wind Tre, azienda guidata da Jeffrey Hedberg.
Proprio in questo mese di dicembre avete completato con successo a Trieste l’integrazione
dei due network di Wind e di 3. Ci può parlare degli ulteriori vantaggi
che la nuova rete porta ai vostri clienti?
“Il processo di consolidamento comporta principalmente la fusione
delle due reti, Wind e 3. Ma non è solo questo: rappresenta, infatti,
un’opera di modernizzazione perché stiamo cambiando gli apparati
radio con quelli ZTE di ultima generazione e questo comporta miglioramenti sensibili
in termini di performance. In pratica, viene aumentata la copertura 3G e 4G, soprattutto
negli ambienti indoor, e, combinando insieme le frequenze di Wind e di 3, riusciamo
a incrementare anche la velocità di trasmissione dati in modo eccellente.
Trieste rappresenta la prima città dove siamo partiti con la nuova rete
ed è stata scelta sia perché rappresenta, in proporzione, un’alta
quota nazionale sia per i rapidi tempi necessari a reperire i vari permessi. Ora
a Trieste le performance riscontrate sono più del doppio rispetto a prima”.
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Ma Trieste non resterà
un fatto isolato immaginiamo…
“No, infatti. Stiamo partendo dal Nord verso Sud, ma non per scelta geografica
o sistematica, bensì seguendo le indicazioni di quei centri maggiormente
pronti sotto il profilo tecnico e di business. Infatti, a una conduzione tecnica
del consolidamento associamo poi una campagna di comunicazione che evidenzi che
cosa significhi la nostra nuova rete in termini di vantaggi per aziende e clienti.
Prossima tappa sarà Agrigento e, a seguire, Ascoli Piceno, Modena, Bologna
e poi, ovviamente, Milano e Roma nel 2018”.
Un esempio di questi vantaggi?
“Recentissimo. Proprio a Trieste abbiamo supportato un evento spettacolare,
“The largest Waltz”, con circa 1300 coppie che hanno ballato contemporaneamente
il valzer nella suggestiva Piazza dell’Unità d’Italia, dove
ci sono stati 5mila spettatori. Ebbene, in quella fantastica serata, è
stato possibile riprendere con foto e filmati l’evento e inviare le immagini
a vari destinatari con una velocità sorprendente”.
Dando uno sguardo al futuro, come si sta muovendo Wind Tre nell’ambito
del 5G? Quali i maggiori campi di applicazione dell’IoT?
“In verità si tratta di un futuro non troppo lontano in quanto
abbiamo ottenuto dal Ministero per lo Sviluppo Economico la sperimentazione del
5G, insieme a Open Fiber, a L’Aquila e a Prato, dove in partnership con
ZTE e in collaborazione con Qualcomm stiamo allestendo la rete sperimentale 5G.
Una iniziativa importante, che utilizza un nuovo concetto di business model, attraverso
le collaborazioni con enti di ricerca e importanti Università per fornire
servizi utili ai cittadini. Ci sono, ad esempio, servizi di smart city con sensori
di controllo per luce e traffico. Con Enel attiveremo il controllo dei consumi
di acqua e elettricità. A L’Aquila ancora servizi su infrastrutture
per stabilire la capacità di resistenza delle nuove abitazioni realizzate
post terremoto. I campi di applicazione sono innumerevoli: nella diagnostica da
remoto in ambito sanitario con l’e-health, nel campo culturale con la realtà
aumentata, nel l’agroalimentare, nella security, nella viabilità,
eccetera. Servizi che traggono vantaggio dal 5G, che ha tre caratteristiche distintive:
una banda di trasmissione con velocità maggiore, una bassa latenza e l’utilizzo
massivo dell’IoT. Tutto questo ha un impatto importante e migliorativo sulla
qualità di vita dei cittadini e nel mondo business, permettendo alle imprese
di lanciare servizi sempre più evoluti”.
E sul fronte della telefonia fissa, quali le novità per quanto riguarda
la diffusione della banda ultralarga?
“Con il partner Open Fiber siamo attivi già in una quindicina
di città, ma abbiamo un accordo per completare la presenza in 271 centri
nei prossimi anni. A tutti andremo ad offrire una connessione con velocità
fino a 1 Gigabit al secondo. L’obiettivo è abbattere il digital divide
che insiste ancora nel nostro Paese, anche perché rispetto al resto d’Europa
siamo partiti un po’ in ritardo ma stiamo recuperando. La priorità
è quella di stare sempre dalla parte dei cittadini con servizi utili e
performanti. Per la gestione del 5G, che definisco ‘business driven’
piuttosto che ‘technology driven’, ci avvaliamo di infrastrutture
con tecnologia ZTE e di applicazioni che arrivano dal mondo italiano, grazie alle
partnership con enti, Università e imprese del territorio per testare nuovi
servizi, come richiesto dal Ministero nell’ambito della sperimentazione
5G. E, in questo, come Paese siamo i primi in Europa”.
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