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04.07.2000

Ericsson: Vorrei far sentire la mia voce
Ovvero: la triste storia di chi si è lasciato trasportare in un momento di megalomania.

Questa storia incomincia il giorno 4 febbraio del nuovo millennio, quando, passando davanti alle vetrine di un piccolo negozio del centro di Torino, fui attratto irresistibilmente da un minuscolo cellulare dal nome famoso: Ericsson T28.

Sarebbe stato il primo cellulare 'di lusso' per me, dopo Nokia 2110, Alcatel OTE, Motorola D460, e Motorola 8700 (acquistato in offerta 'fondi di magazzino' in un ipermercato), con i quali non avevo mai avuto problemi.
Ebbene sì, non resistetti alla fatale attrazione: entrai e lo acquistai.
Dopo aver affrontato il problema iniziale dell'introduzione in casa (rischiando il divorzio) ho letto con attenzione il manuale e ho proceduto alla personalizzazione.
Ero entusiasta del piccolo gioiellino: sensibile, comodo da trasportare ed usare, con un'autonomia più che sufficiente per le mie necessità, audio ottimo, eccetera...
Fu un periodo idilliaco che ebbe una tragica fine.
Il 22 maggio il piccolo defunse improvvisamente, il suo display si spense e qualsiasi tentativo di rianimazione fallì.
Dopo un giorno di tentativi decisi di portarlo all'Ericsson Store di Torino, in Corso Marconi, dove mi dissero che avrebbero inviato il cadavere al laboratorio (dove sarebbe probabilmente stato sostituito) e di richiamare dopo 20 giorni.
Richiamai alla scadenza e mi dissero di ritentare.
A forza di tentativi, arrivai alla fatidica data del 30 giugno, quando mi dissero che il telefono sostitutivo era arrivato.
Andai nel pomeriggio a ritirarlo e, arrivato a casa, lo rimisi in servizio.
Ma, evidentemente, come da Manzoniana memoria, "questo matrimonio non s'ha da fare", perchè, dopo soli due giorni, nel pomeriggio del 2 luglio, anche questo telefono ha cessato di dare segni di vita.
Questa mattina l'ho portato al centro assistenza Ericsson di Torino (T.E.R. di Via Cuniberti), nella segreta speranza che, rivolgendosi direttamente ad un centro di assistenza, i tempi fossero minori.
Risposta: questo è un problema 'fisiologico' del T28 che dovrà essere mandato al laboratorio centrale a Roma o (ADDIRITTURA!) in Svezia, anche per la sostituzione, il tutto richiederà da un mese a un mese e mezzo, quindi ci vedremo dopo le ferie.
Ho visto sul sito Ericsson Mobile (http://mobile.ericsson.com) che l'assistenza è definita easy and fast (facile e veloce): che vogliano vincere un premio per la letteratura di fantascienza?!.
Purtroppo, se avessi continuato ad acquistare cellulari economici, il suddetto sarebbe già stato consegnato non all'assistenza Ericsson ma all'AMIAT (Azienda che si occupa anche dello smaltimento rifiuti solidi urbani), indubbiamente più rapida e più risolutiva nel proprio campo operativo, ma, acquistando un 'prodotto di punta' di un'azienda che ritenevo seria, dato quello che pubblicizza sul proprio servizio post-vendita, pensavo di trovarmi di fronte a qualcosa di meglio.

Conclusione: in questi casi l'unica consolazione è "...mi hanno fregato una volta, ma non mi fregheranno più!" e spero che questa storia aiuterà qualcun altro a fare le giuste scelte.

Saluti a tutti e un GRAZIE per l'attività svolta a CellularItalia.


Lino Fornara
linofor@iol.it



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