COMUNICATO
ASS. CONSUMATORI:
Adiconsum, Cittadinanzattiva, Codici, Codacons, Federconsumatori,
Lega Consumatori, Movimento Consumatori.
Consumatori: conciliazioni, unico strumento equilibrio Tlc
Le conciliazioni paritetiche nel settore Tlc godono ottima salute 13.673 conciliazioni
nel 2009, il 92% con esito positivo.
28 settembre 2010 - Le conciliazioni paritetiche stanno benissimo e non
sono allo sbando. Nelle TLC, dove sono obbligatorie per poter eventualmente adire
le vie giudiziarie, le conciliazioni paritetiche tra Associazioni Consumatori
e Imprese (unitamente a quelle svolte dai Corecom e dalle Camere di commercio)
sono l’unico strumento di equilibrio che contrasta le tantissime pratiche
scorrette delle aziende di TLC. Solo nel 2009, infatti, l’Antitrust ha emesso
56 sanzioni.
La conciliazione paritetica
è l’unico metodo che i cittadini hanno per risolvere un contenzioso
con l’impresa, ottenendo un risultato veloce, gratuito e soprattutto assistito
dal personale competente delle Associazioni Consumatori. La dimostrazione sono
le 13.673 conciliazioni paritetiche effettuate nel 2009 con una risoluzione positiva
del 92%.
Questi risultati evidentemente
creano invidia a qualche organizzazione che dichiara che le conciliazioni paritetiche
sono allo sbando. Ci riferiamo al presidente dell'Organismo Internazionale di
Conciliazione & Arbitrato A.N.P.A.R., Dr. Pecoraro, che prende spunto dalla
decisione di H3G di
non adeguarsi alle richieste dell’Agcom, perdendo così il riconoscimento
della conciliazione.
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Nel caso specifico è
bene precisare che chi è allo sbando è H3G che decide di rinnegare
i suoi impegni e di allontanarsi dai consumatori, non certamente le Associazioni
Consumatori né tantomeno l’istituto della conciliazione.
La caratteristica principale della conciliazione paritetica è proprio quella
di essere un’intesa fra due parti: i consumatori e l’azienda. La capacità
di garantire un adeguato accesso alla conciliazione dipende dall’impegno
che ci mette l’azienda nel realizzarla. Nel caso di “3” è
l’azienda che ha scelto di non adeguarsi, ritenendo inutile investire sull’assistenza
ai clienti. H3G ci ha ripensato perdendo quel riconoscimento dell’Agcom
che prima era un suo fiore all’occhiello.
Nel suo comunicato il Dr. Pecoraro dimostra di non essere informato o di voler
stravolgere la realtà per suo interesse, affermando che è H3G a
denunciare il mancato rispetto del protocollo mentre è evidente che è
il contrario: sono le Associazioni che denunciano il ripensamento di H3G ed il
mancato rispetto di quanto sottoscritto!
Il presidente dell’A.N.P.A.R. continua ad essere impreciso quando dice che
per promuovere il tentativo di conciliazione, ci si rivolge ad altri organismi
solo dove i Corecom non ci sono o non hanno la delega per operare. È falso!
È il consumatore che è libero di scegliere l’organismo che
preferisce fra quelli previsti dalle delibere Agcom!
La conciliazione paritetica ha stessa dignità delle altre conciliazioni
previste dalla delibera Agcom
173/07/CONS ed è ovviamente un’opportunità in più
offerta al consumatore.
La conciliazione paritetica ha sicuramente delle sue particolari prerogative da
non sottovalutare. Poiché sono realizzate attraverso un accordo sottoscritto
fra l’azienda e le associazioni rappresentative dei consumatori necessitano
di un costante rapporto fra le due parti che dialogano reciprocamente fra loro
a vantaggio dei diritti del consumatore, non solo preoccupandosi di risolvere
l’eventuale contenzioso, ma soprattutto avendo attenzione a prevenirlo e
di conseguenza ridurlo.
Nessun organismo di Conciliazione riconosciuto dal Ministero di Grazie e Giustizia
può vantare questa caratteristica di normalizzazione del mercato.
La conciliazione paritetica è sana e lo dimostrano le tante aziende che
hanno accolto la conciliaizone paritetica: Telecom, Wind, Fastweb, Vodafone, Teletù.
Appare evidente che la conciliazione paritetica nasce da un incontro e non da
uno scontro. Essa esiste se l’azienda ha la volontà di instaurare
un rapporto costruttivo con i consumatori. Essa contribuisce allo sviluppo del
mercato, migliorando il sistema di assistenza dell’impresa al cliente.
H3G ha scelto di abbandonare la strada della collaborazione ponendo fine, allo
stato attuale, al rapporto fra consumatori e l’azienda.
La decisione di H3G non pone quindi fine all’istituto della conciliazione
paritetica che attual-mente rimane l’unico ad essere basato sulla concertazione
ed il confronto.