Parlare del T39m come un cellulare
'qualunque' è, a mio avviso, un pò difficile, specie per chi, come
me, ha quasi sempre posseduto ed usato cellulari di casa Ericsson. Partendo
dal glorioso e tuttora validissimo GH688 che ancora posseggo, passando per il
GF788e sino ad arrivare al T18s, modello che riprendeva le vesti del GF788e a
cui sono ancora 'legato,' per poi arrendersi ai vari T28s di mia moglie (ora T39m)
e T29s.
Insomma, quasi tutti i modelli di casa Ericsson sono passati per le mie mani,
credo quindi di poter essere abbastanza obiettivo nel giudicare il progresso o
'preistoria' che Ericsson ha attraversato in tutti questi anni. Concentriamoci
quindi sulle peculiarità e funzionalità di questo modello che, anche
se 'vincente' per certi versi, a mio avviso NON è completamente esente
da difetti. Buona lettura. CONFEZIONE Nello stile Ericsson,
sobria ed essenziale. Si trovano il terminale, il caricabatterie da rete uguale
al modello T28s, il manuale in italiano più altre lingue con tagliandi
di garanzia e manuali di accessori e centri autorizzati Ericsson nel mondo, la
batteria ad alta capacità ai poliomeri di litio, il CDROM con il software
di collegamento e/o sincronizzazione con il PC e null'altro di più. L'auricolare,
che in un modello come questo poteva essere incluso visto il target a cui è
rivolto, non è presente. Originale Ericsson sono altre 50.000 come minimo.
ESTETICA E FUNZIONI Il menù è il 'classico' Ericsson
stile T28/T29 con le linguette in alto in successione, animate questa volta da
delle icone che mimano la funzione della voce selezionata. Una rubrica che si
apre per accedere appunto al menu rubrica, una busta per i messaggi. La 'velocità'
del menu è nettamente superiore ai modelli precedenti, T28s in primis,
alle funzioni si accede direttamente con i classici tasti YES-NO oppure digitando
il numero associato alla funzione. Molto comodo, specie poi se si memorizzano
mnemonicamente le funzioni numeriche che si utilizzano più spesso.
Una cosa che ho trovato davvero PESSIMA, e scusatemi nel giudizio, è la
gestione delle rubrica. Il telefono memorizza i nominativi SOLO nella rubrica
del telefono e non nella SIM, onde per cui, se si cambia spesso SIM o si desidera
aggiornarle o fare delle copie, manualmente e singolarmente dovremmo andare a
selezionare il nominativo inserito nella rubrica del telefono, e ricopiarlo nella
memoria della SIM. Non nascondo che specie le prime volte ho avuto non poche
difficoltà nelle memorizzazioni delle informazioni, e facevo confusione
nel cercare di capire se il nominativo era memorizzato nella SIM o nel telefono,
visto che il cellulare distingue in maniera poca ortodossa la differenza di inserimento.
Se è vero che per ogni nominativo si possono inserire un sacco di informazioni
opzionali, come l'email, l'indirizzo, il numero di telefono di casa piuttosto
che il numero di fax o dell'ufficio, non credo che questo possa ripagare la scomoda
gestione della rubrica. Anche perchè, scusate la domanda ma ... nel
caso si perdesse o peggio ancora il cellulare venisse rubato, qualunque, se non
esistono blocchi del telefono o della sim, potrebbe scorrere la nostra lista di
nominativi. Francamente è una cosa che mi darebbe non poco fastidio.
Va beh, a queste si aggiungono le altre funzioni di memorizzazione, la gestione
trova e chiama o trova e modifica, oltre all'associazione vocale di di nomi e
numeri della rubrica stessa che si possono richiamare tranquillamente pronunciando
il nome associato. La gestione vocale funziona egregiamente, riconosce il
timbro vocale e anche in ambienti rumorosi non crea problemi, riconoscendo il
nominativo pronunciato. - La
gestione dei messaggi viene finalmente supportata dal sistema di gestione T9 anche
se, a mio avviso, è alquanto inutilizzabile. La gestione è molto
lenta, si fa fatica a capire la parola digitata perchè il cellulare la
sta ancora riconoscendo. Molto spesso, se chi come me è abbastanza veloce
nella digitazione di SMS, bisogna interrompere e aspettare che il cellulare finisca
di scrivere la parola per poi continuare. A questo punto, se Ericsson voleva inserire
il T9, doveva almeno dotarlo di una più rapida digitazione; non dico a
livelli Nokia ma comunque nemmeno a questi. In certi casi e davvero frustrante
aspettare che il T39m finisca di scrivere quando tu sei già pronto o peggio
ancora hai terminato di scrivere il messaggio mentre lui è ancora all'inizio.
E' cmq un 'difetto' che si bypassa velocemente, con il tempo e l'abitudine. Utilissima,
a mio avviso, il contatore di SMS che 'conta' il numero di SMS inviati, utile
per quelle tariffazioni come per esempio la OV che addebita l'importo dopo 10
SMS o al più tardi dopo due mesi dall'ultimo invio. Si ha la situazione
sotto controllo. - Interessante
è il fatto che se ad un nominativo, attivato tramite la gestione vocale,
è associato sia il numero di cellulare che quello di casa, il T39m, dopo
aver pronunciato il nome per il riconoscimento, chiede tramite un avviso sul display
di comunicare se il numero da chiamare è quello di casa oppure quello del
cellulare. Differenza che si vede solo se nella rubrica sono associati più
numeri telefonici, in caso contrario la selezione avviene automaticamente pronunciando
il nome. - Esteticamente parlando, non si può non notare l'eleganza
e raffinatezza di questo terminale, specie nel colore BLU SCURO che assomiglia
moltissimo al nero se visto in lontanaza. Le forme di grigio che scorrono attorno
al telefono, avvolgendolo quasi, formano un effetto cromatico molto accattivamente,
così come l'intravedere, racchiuso in parte dal flip, dei tasti funzione
YES e NO. E' un telefono che piace, credo non si possa rimanere immuni al
suo 'fascino', anche se si parla solo di un 'oggetto', devo dire che il favore
del pubblico è positivo. Sin dal T28s l'Ericsson ha cominciato a stupirci
con forme e colori, specie quelli scuri, elegenza e faffinatezza uniti nello stesso
tempo ad un misto di sportività e dinamicità. E' stata la volta
poi del T29s, satinato e raffinato, sino ad arrivare al fratello maggiore di entrambi,
quel T39m che racchiude in se armonia di stile e design stilistico. Un complimento
alla Ericsson. AUDIO
RICEZIONE Credo sia il metro principale di misura su cui effettivamente
si dovrebbe basare una prova. L'estetica e le funzioni fanno ben poco se alla
fine il terminale è 'perdente' in queste due caratteristiche di essenziale
importanza. Se è vero che Ericsson ci ha abituati a ottimi livelli di audio
e pulizia del segnale, devo dire che un pò titubante mi sono avvicinato
a questo modello, specie per il 'buco nero' in cui Ericsson stessa era caduta
con quel 'mitico' T28s. Ecco quindi che ho cercato di valutare con 'orecchio
critico' la limpidezza del segnale, l'audio e la qualità del segnale che
arrivava al mio interlocutore. Non sono rimasto deluso, tutt'altro. - L'audio
è limpido, chiaro, esente da fruscii o da 'echi' metallici alias Motorola,
anche in movimento, e cmq muovendosi in zona di copertura non si avverte la minima
perdita di intensità o di campo. - L'indicatore del segnale è
come sempre sensibilissimo, lo si vede oscillare continuamente se la zona è
coperta da 'picchi' più o meni alti di segnale, ma questo, come ho più
spesso detto, è un segno dell'accuratezza e della serietà con cui
Ericsson progetta i propri terminali. Provato in ascensore con sim OV, (abito
all'ottavo piano, e la zona buia e il 3-4 piano), ha sempre mantenuto il logo
dell'operatore anche a campo 0, dando la possibilità, una volta agganciato
un segnale più forte alias 1 tacca, di effettuare una chiamata. In galleria
il segnale è andato scemando, sentivo l'interlocutore a tratti, ma ugualmente
la comunicazione non si è interrotta, per poi essere ripresa egregiamente
verso la fine del tunnel. - L'interlocutore ha sempre dichiarato di sentirmi
forte e chiaro, privo da echi o da riverberi del segnale. Tenete presente che
a parte l'ascensore e la galleria, la zona in cui abito è cmq ben servita
da tutti e quattro gli operatori, quindi probabilmente se le cose fossero diverse,
avrei anche io qualche problema. Per adesso cmq il giudizio non può che
essere positivo. Il segnale, all'accensione viene agganciato quasi subito e viene
perso proprio a livelli scarsissimi di segnale, ma la scritta NO RETE o SOLO EMERGENZE
non mi è ancora apparsa sul display. In treno, auricolare connesso, non
ho avuto problemi nella comunicazione, anche se indubbiamente il segnale era 'disturbato'
a causa della continua ricerca del segnale da parte del cellulare. Non metto
mai il terminale nella tasca dei pantaloni, solo nel marsupio o nella tasca del
cappotto. Anche in questi casi, nonostante fosse molto 'nascosto', ha sempre mantenuto
il segnale e cmq non mi ha mai dato problemi. Giudizio più che posisitivo.
Ericsson ha mantenuto le sue qualità di audio e ricezione sempre ai massimi
livelli. Mi riprometto di testare il terminale in zone di scarsa copertura,
facendovi sapere come si comporterà. - Non
ho testato ancora il GPRS nè tantomeno il WAP che reputo alquanto 'inutile'
e dispendioso. Non posso azzardare conclusioni su queste due funzioni a me sconosciute.
Sarà mia cura tenervi informato. - E' risaputo del 'bug' degli SMS,
ossia la mancata associazione in fase di ricezione di un SMS del nominatico che
ci ha spedito l'SMS se presente in rubrica, bug risolto con le ultime versioni
software da effettuarsi solo in centri Ericsson autorizzati. - Non
l'ho fatto, visto che almeno per me, non è una grave lacuna. La versione
software del mio terminale è la R2K. Partendo
da un discorso prettamente a titolo di filosofia Ericsson, sembra quasi che la
casa svedese sia sempre molto attenta alle mere funzionalità del terminale
piuttosto che al suo look. Effettivamente, il menu in se, così come l'utilizzo
delle funzioni del T39m ricalcano la falsariga dei primi modelli, certamente alle
volte poco 'intuitivi' ma di indubbia efficacia. Contestare, piuttosto che avvallare
le scelte commerciali di Ericsson è un fatto che si discosta dai reali
motivi, almeno a mio avviso, dell'acquirente Ericsson tipo. Certamente gli Ericsson,
almeno questi modelli, saranno destinati ad un pubblico più 'adulto' piuttosto
che al teen agers che incontrerà invece, anche per il fattore prezzo non
indifferente, le simpatie di case come Nokia piuttosto che Siemens o Motorola.
Ma questo è un discorso che non mi tange. Scegliere Ericsson significa
scegliere un prodotto non esente da difetti ma cmq nel complesso affidabile, dotato
di ottime funzioni non sempre intuitive ma cmq accessibili. Vedremo come andrà
avanti la jointventure con Sony che, in questo momento almeno, sembra riscuotere
grande successo, specie con il T68 e con il fratello 'minore' T65. L'anno
nuovo porterà sicuramente delle novità, vediamo se Ericsson sarà
in grado di coglierle. - Non posso che ritenermi soddisfatto (almeno per ora)
di questo terminale. Racchiude una validissima tecnologia, un enorme quantità
di funzioni come il modem integrato, la porta Irta, la tecnologia Bluetooth, un
organizer che si può sincronizzare con il PC ad un prezzo che, tutto sommato,
rispetto ad altri modelli, si può definire accettabile e in parte contenuto.
Probabilmente la politica dei prezzi di Ericsson sta subendo una positiva revisione,
sarà in concomitanza con la joint venture SonyEricsson, sarà con
il feedback che gli utenti stanno dando agli ultimi modelli di casa Ericsson.
Se penso a quel GF788e che con una solo riga di display riusciva a farmi telefonare,
a farmi inviare e leggere gli SMS, insomma, riusciva a contenere tutto, sorrido
e vedo come cambiano i tempi. Certo, per alcuni versi se mi concedete Ericsson
è 'preistorica' su scelte e tempistiche, ma nonostante tutto, produce ottimo
terminali. Chi acquista un T39m lo fa per l'estetica, ma soprattutto perchè
cmq vuole un cellulare affidabile, funzionale, completo e che faccia egregiamente
quello per cui è stato progettato : trasmettere e ricevere. Resto
a disposizione per qualsiasi altro chiarimento, e ringrazio la redazione di CellularItalia
per aver ospitato questa mia ulteriore prova. Ne approfitto anche per rivolgere
a tutti i lettori i miglioti auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo.
Antonio
NeoT18s@Yahoo.It
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